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CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS]

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CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS] Empty CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS]

Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:07 am

Il brand Call of Duty vive da sempre una situazione unica e particolare: portato avanti per anni da due studi separati, si ritrova oggi nelle mani dell’ex “seconda squadra”, quei Treyarch Studios che per molto tempo si sono limitati a calcare le orme di Infinity Ward. Se avete seguito con noi il lungo periodo di sviluppo del nuovo titolo, sapete già che l'occasione è stata colta con grande entusiasmo dagli sviluppatori californiani, i quali hanno trasformato il difficile passaggio di mano in un'opportunità per dimostrare tutte le loro capacità.
Call of Duty: Black Ops incarna perfettamente lo spirito della serie di appartenenza: spettacolare, hollywoodiano, frenetico e ricchissimo di contenuti, il nuovo sparatutto militare torna alla ribalta con un capitolo che grazie ad una sceneggiatura coinvolgente e ad una direzione artistica di grande impatto riesce ad innalzare ulteriormente i propri valori produttivi, proponendo un comparto multigiocatore completo sotto tutti i punti di vista e una trama finalmente appassionante e coesa, che fa da sfondo ad una campagna singolo giocatore notevole.



Guerra segreta
La guerra non cambia mai, come recita un famoso claim: eppure Treyarch riesce con Black Ops a proporre un approccio nuovo ai conflitti proposti, quello delle cosiddette Deniable Operations, condotte dietro le linee nemiche da super soldati sotto copertura, pronti a sacrificare la propria vita per il bene dell’umanità (e degli Stati Uniti). Nei panni di Alex Mason ci ritroveremo ad attraversare il globo nel tentativo di sventare una minaccia terroristica, sullo sfondo di una Guerra Fredda che sfocia inesorabilmente nel conflitto in Vietnam, del quale affronteremo i campi di battaglia con scopi ben diversi da quelli delle normali truppe USA. Oltre a permettere una trama molto più comprensibile rispetto alle precedenti, il fatto di trovarsi nei panni di Mason per la quasi totalità della campagna riesce a conferire al personaggio una sua identità, e siamo certi che il suo nome farà nuovamente capolino in produzioni future. Già di per sé affascinante ed a suo modo originale rispetto alla media degli sparatutto tradizionali, l’arco narrativo acquista una inaspettata profondità grazie all’esteso utilizzo del flashback: le classiche missioni ad obbiettivi andranno infatti a comporsi in un complesso puzzle che si tinge di spy story e mistery, citando una gran quantità di film celebri e regalando un colpo di scena finale degno di nota, seppure non originale. Rivelare ulteriori dettagli sarebbe un vero delitto: quello che conta è che grazie al lungo periodo di ricerca ed alle consulenze di diversi esperti del settore, i ragazzi di Treyarch hanno messo insieme un interessante pastiche di fantapolitica degno del miglior Tom Clancy, le cui frange narrative spezzano efficacemente la classica azione a schermo.

Sotto copertura
Come membri del SOG (Studies and Observation Group, nome di copertura per le truppe speciali attive durante la Guerra Fredda), Mason e la sua squadra hanno a disposizione il meglio dell’arsenale USA, comprese alcune armi sperimentali come l’allora prototipo Steyr AUG e lo SPAS 12, ed ampio potere decisionale sul campo. Questa condizione privilegiata rispetto alle truppe tradizionali ha come rovescio della medaglia il frequente isolamento e l’inferiorità numerica in cui ci si trova a combattere, compensata solo dalle tecnologie avanzate (almeno per l’epoca) e dall’occasionale possibilità di chiamare in aiuto il supporto aereo. Con queste premesse Call of Duty: Black Ops offre al giocatore una campagna caratterizzata da un ritmo molto sostenuto grazie a continui cambi d’ambientazione, tra un campo di prigionia e siti di lancio in Russia, le vie di Cuba e diversi scorci del Vietnam. Ogni singolo scontro a fuoco è stato studiato al millimetro dagli sviluppatori, risultando sempre spettacolare grazie al massiccio utilizzo di script, da sempre caratteristici della serie. Perlopiù ben dissimulati nel fluire delle sparatorie, essi mascherano la linearità di fondo e si amalgamano adeguatamente al design dei livelli, spesso ispirato ed originale. Alcune missioni presentano qualche difetto veniale dovuto proprio all'utilizzo degli script, che affiancati all'occasionale respawn dei nemici costringono talvolta il giocatore ad avanzare anche quando la quantità di nemici a schermo suggerirebbe il contrario: si tratta comunque di un difetto congenito per la serie ben noto ai fan, accettabile se si considera l'alto livello di spettacolo offerto. L’incedere di diverse missioni “programmate” è spesso turbato da un susseguirsi di imprevisti e colpi di scena, i quali contribuiscono a mantenere sempre viva l’attenzione del giocatore ed a cambiare repentinamente il ritmo. Questa dinamicità è sottolineata a dovere dalla regia delle frequenti sequenze narrative, che pur mantenendo la visuale in prima persona propongono diversi momenti davvero spettacolari. La maggior parte delle missioni verranno affrontate insieme ad uno o più compagni di squadra, i quali sfoggiano un’Intelligenza Artificiale amica migliorata rispetto al passato, in grado di fornire un discreto supporto, senza intralciare l’azione né rubare la scena al giocatore. Oltre alla grande quantità di ambientazioni e differenti situazioni tattiche, a donare ulteriore varietà all’incedere ci pensa anche un arsenale davvero sconfinato: il continuo cambio di fucili ed armi corte all’inizio di ogni missione, e la possibilità di raccogliere quelle cadute ai nemici, fanno sì che difficilmente si combatta più di una manciata di minuti imbracciando la stessa bocca da fuoco. Torna la possibilità di impugnare due armi, con cui sparare indipendentemente tramite i grilletti, e fanno capolino alcuni strumenti di morte non tradizionali, come la balestra dotata di dardi esplosivi ed il lanciarazzi Valkyrie, che permette di guidare i missili attivamente sino all'obbiettivo. Tutto questo si traduce nella possibilità di attuare tattiche e stili di combattimento differenti a seconda della bocca da fuoco impiegata, ai quali l’Intelligenza Artificiale nemica risponderà con discreta dinamicità. Capiterà di vedere nemici che stentano a coprirsi o che si lanciano contro il giocatore in azzardate cariche kamikaze: per quanto ancora una volta Call of Duty preferisca evidentemente la spettacolarità alla tattica militare, la mimesi hollywoodiana regge e diverte. Il livello di sfida offerto è piuttosto alto, soprattutto affrontando la campagna ai livelli di difficoltà più elevati, dove un paio di colpi sono sufficienti per tornare all'ultimo checkpoint. A proposito di questi ultimi, si nota una collocazione talvolta non perfetta, con sporadici respawn in mezzo alle linee nemiche: niente di inficiante a livello di godibilità, ma nondimeno a tratti fastidioso. Fanno il loro ritorno le sequenze a bordo di veicoli, altra caratteristica storica della serie: grazie ai potenziamenti al motore grafico, ora in grado di riprodurre ambientazioni molto più vaste che in passato, queste fasi portano a nuovi livelli la spettacolarità degli scontri. Che si tratti di una vecchia moto, di una barca da combattimento o di un elicottero Hind, i Treyarch sono riusciti a mantenere i controlli semplicissimi da utilizzare pur restituendo tutta l’intensità dei singoli momenti. Oltre ad una trama apprezzabile, la campagna singolo giocatore offre una longevità leggermente migliorata rispetto agli standard della serie, attestandosi sulle sei/sette ore necessarie per giungere ai titoli di coda.

Comparto multigiocatore
La corposa componente online di Call of Duty: Black Ops eredita dai due Modern Warfare la struttura portante, ma i ragazzi di Treyarch hanno lavorato a lungo per aggiungere nuove modalità e ribilanciare tutta la formula. La novità più grossa è rappresentata dai CoD Point, vera e propria valuta di gioco accumulabile durante le partite: questi soldi virtuali torneranno utili per acquistare armi, Perk e qualunque altra personalizzazione per gli alter ego digitali. Tale novità non elimina comunque l’esperienza ed i livelli, ancora utili per sbloccare alcuni aspetti della customizzazione. Quest’ultima avviene all’interno di un menu completo ed intuitivo, che offre l’acquisto di armi primarie e secondarie, uno slot per le granate letali (accompagnate dal Tomahawk), uno per quelle tattiche (come gli utilissimi fumogeni e le flash bang), e un terzo dove equipaggiare gadget come la microcamera, il sensore di movimento e le mine. Ulteriori tre slot sono dedicati ai Perk (e relative versioni Pro, sbloccabili tramite sfide dedicate), anch’essi acquistabili con i CoD Point: le novità rispetto a quelli introdotti dal predecessore sono irrisorie, consistendo più che altro in un generale ribilanciamento. Del tutto innovativi sono invece i Contracts: acquistabili con la valuta di gioco, essi richiederanno al giocatore di completare certi obbiettivi entro un tempo limite, offrendo in cambio un premio in CoD Points ed occasionalmente esperienza (ad esempio, ottenere 25 uccisioni col l’M16 in 40 minuti di gioco online, oppure finire tra i primi tre classificati in una certa modalità). Una volta scaduto il tempo, che il Contratto sia stato onorato o meno, esso non sarà più disponibile per un certo numero di ore, che può oscillare tra una e ventiquattro. Divertenti da completare, i Contratti aggiungono un’ulteriore chiave di lettura alle normali partite multigiocatore, offrendo un motivo in più per migliorarsi e sfidare sé stessi.
Diverse novità anche per il menu dedicato alla selezione dei Killstreak: il massimo di uccisioni necessarie per ottenere le ricompense migliori è stato portato dalle 25 di Modern Warfare 2 a 11, fanno inoltre ritorno i cani assassini di World at War (ottenibili dopo l’undicesima kill consecutiva). Le novità più interessanti sono senza dubbio la Gunship (anch’essa ottenibile all’undicesima kill), che permette di guidare un elicottero Hind direttamente sul campo di battaglia, e la pubblicizzatissima macchina radiocomandata esplosiva (per la quale sono necessarie solo tre uccisioni consecutive, previo acquisto tramite CoD Point).
Dal punto di vista delle modalità, a fianco dell’offerta già introdotta dai due Modern Warfare, i ragazzi di Treyarch propongono quattro innovative stipulazioni definite Wager Match, sulle quali sarà possibile scommettere i propri CoD Point, laddove solo i primi tre classificati guadagneranno una ricompensa.
Gun Game vedrà i giocatori partire dal revolver ed ottenere una nuova e più performante arma ad ogni kill, fino a venti: il primo giocatore a raggiungere e ad utilizzare con successo l’arma finale vincerà il match. Nel caso invece si venga colpiti da una coltellata, si tornerà all’arma precedente.
One in the Chamber getta i partecipanti nella mischia armati di pistola, una pallottola e tre vite, oltre naturalmente al coltello: solo uno rimarrà in piedi.
Sticks and Stones vedrà i giocatori affrontarsi solo con la balestra dotata di dardi esplosivi, il Tomahawk ed il coltello; nel caso si riesca ad ottenere una kill con l'accetta da lancio, si manderà in bancarotta lo sfortunato bersaglio.
Sharpshooter è l’unica modalità Wager che preveda i Perk: i giocatori saranno tutti dotati della stessa arma scelta a caso tra quelle disponibili nell’arsenale, la quale cambierà ogni 40 secondi circa, ed ogni kill darà accesso ad un Perk.
Queste quattro modalità riescono a rinnovare in maniera sincera ed intelligente il comparto multiplayer di Black Ops, offrendo ai giocatori sfide semplici nelle premesse, eppure molto impegnative e divertenti. La possibilità di scommetterci il proprio gruzzolo è naturalmente un incentivo alla competizione, e non fa che aumentare il fascino di questa notevole aggiunta.
Le 14 mappe, tutte nuove ed originali, prendono solo in parte spunto dalla campagna singolo giocatore, offrendo anche diverse ambientazioni inedite. Il level design è anche qui ottimo, offre spazi ora ampi, ora angusti, buona alternanza tra zone all’aperto ed edifici, e dimensioni complessive variabili, così da adattarsi efficacemente alle molte modalità disponibili. Non manca un occhio di riguardo per la personalizzazione estetica: oltre alle tinture mimetiche facciali, un apposito editor permetterà ai giocatori di creare una propria icona personalizzata (unendo diversi layer in stile Photoshop), da applicare alle proprie armi. Nel complesso, un comparto multigiocatore mastodontico, che racchiude la notevole offerta già proposta da Modern Warfare 2 rinnovandola grazie all’introduzione dei CoD Points, dei Contratti e dei Wager Match, in grado di appassionare i giocatori per molti mesi a venire. Se tutto questo non bastasse, mutuata da Halo arriva anche una modalità regista, con cui creare dei video caricabili sul sito ufficiale del gioco e visualizzabili dall'intera comunità. Se invece siete alle prime armi con il multigiocatore competitivo e voleste prepararvi a dovere prima di scendere nei campi di battaglia online, la modalità allenamento vi permetterà di cimentarvi contro i bot guidati dall'Intelligenza Artificiale.
A completare la straordinaria offerta fa il suo ritorno anche la modalità Nazi Zombies già apprezzata in World at War: quattro giocatori si ritroveranno come in passato ad affrontare ondate progressive di non morti, spendendo i soldi accumulati con le uccisioni e la ricostruzione delle barricate per comprare nuove armi o attivare speciali trappole e power up. Quattro sono le mappe offerte (l'acquisto della Hardened Edition da collezione permetterà di scaricare anche quelle di World at War), ed è da segnalare l'interessante estensione dei livelli, i quali permetteranno di uscire anche all'esterno ed esplorare più di quanto non si facesse in precedenza.
Durante le nostre sessioni di prova il netcode si è rivelato assolutamente stabile, senza alcun segno di cedimento riscontrato, garantendo partite fluide e senza intoppi.

Comparto tecnico
Black Ops sfrutta una versione aggiornata del motore grafico già visto nei predecessori, in grado di offrire ambientazioni più ampie grazie al rinnovato streaming delle texture. Ad alzare la cifra stilistica del prodotto è comunque la direzione artistica: diversi paesaggi della Russia, del Laos e del Vietnam rimangono impressi nella memoria non tanto per la qualità della modellazione (peraltro buona), ma più che altro per la tavolozza di colori impiegata (talvolta volutamente saturata) e per l'originalità di certi scorci. Uno sguardo ravvicinato può talvolta rivelare texture non molto definite e qualche occasionale compenetrazione, ma si tratta di limitazioni comprensibili se si considerano i 60 frame per secondo, che garantiscono una fluidità unica ed irrinunciabile, e la vastità delle ambientazioni. Notevoli gli effetti particellari e di illuminazione, affiancati dalla parziale distruttibilità di certi elementi di contorno degli scenari: per quanto limitata, essa contribuisce a creare uno spettacolo piacevole durante le schermaglie. Buono anche il lavoro svolto sulle animazioni facciali nelle cut scene, nettamente migliorate rispetto al passato grazie ad un motion capture di qualità. Ottimo il comparto sonoro: purtroppo non possiamo ancora pronunciarci sul doppiaggio in italiano, mentre quello inglese sfoggia nomi notevoli, tra cui Gary Oldman e Ed Harris. Di qualità il campionamento dei rumori ambientali ed apprezzabili le musiche, tra cui spiccano anche alcuni classici del periodo, firmati Creedence e Rolling Stones.

[color=black]Commento Finale
Pur senza rivoluzionare una formula di gameplay ormai più che consolidata, e prendendo in prestito da Infinity Ward i fondamenti del comparto multigiocatore, i ragazzi di Treyarch sono riusciti nel confezionare un Call of Duty memorabile quanto il primo Modern Warfare: la campagna singolo giocatore tiene il fiato sospeso per tutta la sua durata, colpisce con il design delle ambientazioni e l’intensità di alcuni scontri. Il multigiocatore è quanto di più completo la serie abbia mai visto, con la valuta di gioco e relative scommesse a prolungarne la longevità già eccezionale, senza contare la qualità e la quantità di mappe e modalità proposte. L’unica controindicazione è, come sempre, per coloro che non fossero interessati al comparto online: per quanto molto divertente ed intensa, la sola campagna singolo giocatore non giustificherà probabilmente l’esborso. Oltre ad interessare i fan storici della serie, che indubbiamente avranno già preso parte alle notti di apertura dei negozi, il consiglio d’acquisto si allarga a tutti gli appassionati di sparatutto e giochi d’azione in generale: Black Ops è al tempo stesso un titolo rappresentativo della saga cui appartiene, e di gran lunga il più completo dal punto di vista narrativo e dell’intrattenimento offerto, per un’esperienza di gioco di grande spessore.

Fonte:http://www.spaziogames.it/recensioni_videogiochi/console_playstation_ps3/10943/call-of-duty-black-ops.aspx
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CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS] Empty Re: CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS]

Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:09 am

Call of Duty Black Ops Anteprima Trailer SUB ITA

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CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS] Empty Re: CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS]

Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:09 am

Call of Duty: Black Ops gameplay multiplayer

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CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS] Empty Call of Duty Black Ops: First Strike

Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:10 am

Una delle tendenze imprescindibili per i moderni blockbuster è quella di prevedere un corposo programma di contenuti scaricabili in grado di mantenere sulla cresta dell’onda un prodotto di successo o ridare un po’ di smalto ai titoli meno fortunati. Il caso di Call of Duty è ovviamente compreso nella prima categoria e grazie a First Strike avremo la possibilità di aggiungere 4 mappe alla corposa modalità multigiocatore, più un ulteriore scenario Zombie.
Al costo di 1200 MS Points gli utenti Xbox 360 potranno già affrontarsi su questi nuovi campi da battaglia, i possessori di PS3 e PC dovranno invece aspettare ancora qualche settimana.
Andiamo a scoprire il contenuto del pacchetto:



Berlin Wall
La mappa ambientata a Berlino colpisce per i tanti richiami al periodo della guerra fredda che la capitale tedesca ha vissuto. È una mappa di ampie dimensioni sviluppata su due livelli, suddivisa dal celebre muro che concentra gli scontri in concomitanza delle brecce sulle sue pareti. Alcuni spazi aperti, dominati dalle torri di controllo munite di postazioni fisse rendono ottima la varietà di questa ambientazione urbana. Il rimanente del livello è infatti un susseguirsi di edifici e vicoli nei quali imbastire agguati o impostare gli scontri sulla media/corta distanza.
Ottima sia per i deathmatch sia per le partite ad obiettivi, la mappa si è dimostrata piuttosto flessibile ad adattarsi ad ogni tipo di approccio.

Discovery
Situata in cima ad una montagna, Discovery è una mappa di medie dimensioni nella quale capeggia un complesso militare su più livelli percorso da un ponte in metallo. Lo spazio aperto è formato da cunicoli innevati che si aprono improvvisamente sulla struttura centrale.
Un ponte innevato è una seconda via d’ingresso centrale, ma non offre sufficiente protezione per essere usato frequentemente anche per via della facilità con la quale è possibile distruggerlo. Le vie laterali sono dunque preferibili, soprattutto considerando che offrono molti più nascondigli e angoli ciechi grazi ai quali orchestrare imboscate.
La pittoresca locazione dona alla mappa un aspetto piuttosto piacevole e il buon design unito ad una discreta dimensione la rendono il teatro di interessanti quanto varie strategie.

Kowloon
Kowloon è la mappa a nostro avviso più riuscita nell’intero pacchetto. Basata sulla missione denominata “Numbers”, Kowloon si sviluppa sui tetti della città cinese in un intrico di passatoie, salti dalle finestre e livelli sovrapposti. Novità della mappa sono sicuramente le teleferiche che vi porteranno velocemente da un estremo all’altro del livello. Esse vi esporranno al fuoco nemico, ma saranno utili per organizzare veloci cambi di fronte. Essendo sviluppata su più livelli ed essendo ricca di spazi che si aprono improvvisamente la mappa potrebbe diventare il paradiso per i camper, che approfitteranno di tutti questi elementi a loro favore. I tanti percorsi che si intersecano tra di loro, le molteplici linee di tiro e la ricchezza dell’ambientazione rendono Kowloon molto varia e frenetica, adatta a tutte le stipulazioni di gioco.

Stadium
Dalla migliore alla peggiore del pacchetto. Stadium infatti non colpisce il giocatore né dal punto di vista del level design né per l’estetica piuttosto standardizzata. È una mappa aperta, ambientata all’interno di un centro sportivo con alcuni edifici laterali che si aprono con finestre e balconate sullo spazio centrale. Dal lato opposto il grande edificio dello stadio presenta tre livelli di scontro: uno intermedio di passaggio, una scalinata che permette di dominare l’area dall’alto e l’accesso alla pista da ghiaccio che permette di aggirare i nemici al riparo dal fuoco. È una mappa piuttosto standard dedicata agli amanti delle armi a media distanza, che non rimarrà a lungo nelle vostre playlist soprattutto considerando la qualità delle precedenti.

Ascension
Infine troviamo Ascension, mappa dedicate alla riuscitissima modalità Zombie. La prima cosa che colpirà è la tonalità in bianco e nero di tutto il livello, che tornerà a colorarsi solo una volta riattivata la corrente. Il nome deriva dalla grande quantità di scale da percorrere e passerelle volanti da attivare mentre proverete a sopravvivere alle orde di non morti da respingere grazie a due nuovi perk e nuove armi, tra le quali un lancia bombe multiplo e una sorta di buco nero capace di risucchiare tutti i nemici nelle vicinanze.
Una mappa ben riuscita che richiederà un buon mix tra cooperazione ed abilità per sopravvivere mentre si attenderanno i compagni, che a turno dovranno usare la navetta di trasporto per raggiungervi.

Commento Finale
Call of Duty Black Ops. First strike è una buona espansione, consigliata a tutti gli amanti del gioco Treyarch. Nonostante il prezzo mediamente più alto di DLC similari, il pacchetto offerto è davvero buono, con un'unica mappa, Stadio, non particolarmente ispirata. Per il resto ci troviamo di fronte ad un’ottima espansione, in grado di aggiungere parecchie novità (passaggi distruttibili, la teleferica, postazioni fisse) alle classiche mappe di Black Ops. Coloro che non amano il gioco se ne tengano invece lontani, dato che l’offerta non va ad intaccare le dinamiche ed il gameplay tipico della serie.

Fonte: http://www.spaziogames.it/recensioni_videogiochi/console_multi_piattaforma/11290/call-of-duty-black-ops-first-strike.aspx
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CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS] Empty Call of Duty Black Ops: Escalation

Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:13 am

A soli tre mesi di distanza da First Strike, giunge in esclusiva temporale su Xbox Live Arcade Escalation, nuovo pacchetto d’espansione per le modalità multigiocatore del blockbuster Call of Duty: Black Ops. Come la tradizione ormai vuole, al prezzo di 1200 Microsoft Point i giocatori otterranno quattro nuove mappe per le modalità multigiocatore classiche, ed una nuova ambientazione dedicata agli Zombie. Soprattutto quest’ultima ha ricevuto particolari cure, godendo di un testimonial d’eccezione quale George Romero, storico regista di pellicole a sfondo non morto.



Convoy
Ambientata in una cittadina della provincia americana dilaniata dal conflitto, si tratta senza dubbio della mappa di più ampio respiro, l’unica di questo pacchetto ad offrire qualche buona occasione per gli appassionati di cecchinaggio, e senza dubbio la più adatta ad ospitare scontri affollati. Non manca una grande diversificazione tattica a livello di design, con buona alternanza tra spazi chiusi ed aperti: le strade, lineari ed ampie, si alternano a sottopassaggi ed abitazioni, senza dimenticare le aree di servizio. Nel complesso un’ambientazione molto ben bilanciata, in grado di adattarsi a molti stili di gioco differenti. Dal punto di vista della caratterizzazione, l’atmosfera della provincia statunitense è ben riprodotta, anche se non c’è alcun dettaglio in grado di colpire davvero.

Zoo
Senza dubbio la mappa meglio caratterizzata dal punto di vista stilistico. Per quanto sviluppata perlopiù su un unico livello, la sua struttura labirintica non mancherà di tenere molto impegnati i giocatori nel processo di memorizzazione degli intricati percorsi, tra la zona dedicata agli animali e quella amministrativa. Gli spazi in cui combattere si rivelano spesso piuttosto angusti, facendone una mappa per partite faccia a faccia tra i team in contesa, con continui capovolgimenti di sorte.

Stockpile
La mappa probabilmente più vicina allo stile Call of Duty classico. Simile – ma solo in parte – a Convoy, è ambientata in un piccolo paese dell’allora Unione Sovietica. Apparentemente contorta, la location si basa su uno sviluppo circolare abbastanza evidente, caratterizzato da un edificio centrale dominante e da uno svilupparsi a ragnatela delle restanti aree. Chiaramente i combattimenti finiscono spesso per convergere verso il centro, a causa della chiara posizione di vantaggio del team che riesca a conquistarne il controllo. Da segnalare la porta interattiva del garage di un’autorimessa, ottima per gli appostamenti.

Hotel
Senza dubbio la mappa più ispirata dal punto di vista grafico e complessa a livello di design. Interni ed esterni di un lussuoso resort ospitano scontri su più livelli, con l’interessante aggiunta di ascensori funzionanti, i quali permettono di accedere a due ulteriori piani oltre a quello base. Rimane comunque un’ambientazione adatta alle armi corte, dato che spesso gli scontri finiscono per chiudersi a distanze molto ravvicinate, e gli ampi spazi al chiuso vanificheranno quasi del tutto elicotteri ed attacchi al napalm.

Call of the Dead
Sarebbe un vero peccato anticipare i contenuti del video-siparietto che introduce questa nuova ambientazione dedicata alla modalità Zombie. I protagonisti li conoscete già: sua maestà George Romero, Danny “Machete” Trejo, Robert “Kruger” Englund, Sara “Buffy” Michel Gellar e Michael “Henry” Rooker si muoveranno sul set di un film fittizio, e le risate introduttive non mancheranno. Per quanto la mappa vera e propria non presenti formalmente grandissime novità rispetto alla tradizione di questa rivisitazione del tower defense targata Treyarch, il divertimento sarà assicurato grazie alla versione digitale del regista di New York, il quale inseguirà incessantemente i giocatori tentando di fulminarli con un faro teatrale. L’ambientazione che fa da sfondo al tutto è il sinistro relitto di una nave incagliatasi nei ghiacci dell’Antartide, sufficientemente ampia e ricca di piccoli segreti da tenere impegnati gli appassionati per un buon quantitativo di ore. Da segnalare un livello di difficoltà ulteriormente accentuato, con una strizzata d’occhio ai veterani della modalità Zombie.

Commento Finale
Escalation è esattamente quello che tutti i fan si aspettavano: un pacchetto molto completo, in grado di offrire esperienze di gameplay divise da differenze sottili, eppure molto importanti per i veterani degli scontri online. Se una mappa in più rispetto al predecessore First Strike è già più che sufficiente a giustificare l’acquisto da parte degli appassionati, Call of the Dead rappresenta senza dubbio un plus notevole, grazie soprattutto agli ospiti d’eccezione.

Fonte: http://www.spaziogames.it/recensioni_videogiochi/console_multi_piattaforma/11617/call-of-duty-black-ops-escalation.aspx

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CALL OF DUTY BLACK OPS [PS3-X360-PC-WII-NDS] Empty Call of Duty: Black Ops - Annihilation

Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:14 am

A circa due mesi di distanza da Escalation, e probabilmente per l’ultima volta, torniamo a parlare del comparto multigiocatore di Call fo Duty: Black Ops grazie al rilascio di un nuovo map pack. Annihilation ricalca le orme del predecessore, proponendo ancora una volta quattro mappe per il multi competitivo ed una dedicata alla modalità Zombi.



Silo
Cominciamo dalla mappa forse meno ispirata quanto ad ambientazione, anche se le soluzioni tattiche si rivelano molteplici. Ambientata in un sin troppo familiare sito di lancio per missili nucleari russi, Silo porta i giocatori a confrontarsi in spazi piuttosto ampi, senza rinunciare a molti percorsi alternativi all’interno delle diverse strutture. In altre parole, una mappa in grado di accontentare a prescindere dallo stile di gioco e dalla classe, e che si presta perdipiù all’utilizzo in tutte le modalità.

Hangar 18
Ambientata in una ben nota porzione della famigerata Area 51, Hangar 18 offre un ambiente ricco di elementi in grado di intrattenere tanto il colpo d’occhio quanto l’intelletto tattico: dal Blackbird in riscaldamento sino alle stanze ricche di segreti, l’ambientazione si presta più che altro a scontri a media distanza, facendo dei fucili d’assalto l’arma migliore per sfruttare appieno l’alternanza di zone aperte e chiuse. Qualche cecchino potrebbe appostarsi nei punti più alti per tenere sotto controllo i fiancheggiamenti, ma solo a patto di disporre di una squadra disposta a difenderlo.

Drive In
Senza dubbio accattivante dal punto di vista visivo, con più di una strizzata d’occhio alla ben nota mappa Nuketown, Drive In porta i combattenti a scontrarsi in una vasta ambientazione aperta, dove fanno bella mostra di sé le strutture anni ’50. Anche qui qualche cecchino in squadra potrebbe tornare molto utile e cambiare le sorti dei match, anche se la maggior parte degli scontri si risolveranno grazie alla fanteria, che avrà di che tenersi impegnata nella vasta area centrale.

Hazard
Cosa c’è di meglio per rilassarsi se non un Golf Resort sulla costa cubana, con l’aggiunta di tonnellate di fuoco nemico? Hazard impressiona facilmente grazie all’aspetto molto accattivante, ma le sue potenzialità si svelano solo dopo qualche partita: la vasta depressione centrale, ampiamente dominabile grazie al fiancheggiamento ed al tiro dall’alto, si trasforma ben presto in un inferno di fuoco, costringendo i giocatori ad fare largo utilizzo dei percorsi alternativi posti tutt’attorno, mentre i cecchini possono sfruttare le poche coperture e tentare qualche tiro fortunato. Anche in questo caso, una mappa adatta a tutte le classi ed alla maggior parte delle modalità.

Shangri-la
Ed eccoci alla mappa dedicata alla divertente modalità Zombi. Un tempio dimenticato tra le alture dell’Himalaya dimostra di nascondere ben più di un’insidia, tra scimmie zombi, molti segreti e qualche nuova arma su cui preferiamo mantenere il riserbo. Se è vero che la precedente Call of the Dead aveva stabilito degli standard praticamente insuperabili, Shangri-la si rivela comunque un’ottima ambientazione, ricchissima di piccole chicche da scoprire.

Commento Finale
La vicinanza del rilascio di questo map pack con il predecessore potrebbe naturalmente portare i giocatori a pensarci due volte prima di procedere all’acquisto. La risposta alla domanda più importante, ovvero se Annihilation è in grado di rinverdire l’interesse per il comparto multigiocatore di Black Ops, è assolutamente positiva.
Ad apprezzare questo map pack potrebbero essere soprattutto i cecchini, i quali troveranno finalmente molte possibilità per mettere a frutto la loro classe preferita.
Il suo prezzo non è di sicuro indifferente, ma le ore di gioco che questo map pack sarà in grado di garantire agli appassionati del mutligiocatore di Black Ops lo giustificano ampiamente.

Fonte: http://www.spaziogames.it/recensioni_videogiochi/console_multi_piattaforma/11875/call-of-duty-black-ops-annihilation.aspx
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Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:17 am

Call of Duty: Black Ops - Pentagon zombie intro ita HD

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Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:17 am

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Messaggio Da Leonid Reznov Dom Ago 28, 2011 8:18 am

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