Scoperto un nuovo pianeta Terra
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Scoperto un nuovo pianeta Terra
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Scoperto un nuovo pianeta Terra
Ha una massa pari a tre volte e mezzo quella della Terra, il pianeta esterno al Sistema Solare che e’ tra i piu’ probabili candidati per ospitare la vita. Si chiama HD 85512 b e lo ha individuato un gruppo ricerca al quale partecipa anche l’italiano Francesco Pepe, ricercatore all’Osservatorio dell’universita’ di Ginevra. Il pianeta orbita attorno a una piccola stella a circa 30 anni luce dalla Terra e sembra avere tutte le carte in regola per consentire, se non di ospitare la vita, quanto meno la presenza di acqua sulla sua superficie. La scoperta e’ in via di pubblicazione sulla rivista Astronomy and Astrophysics e il pianeta presenta molte caratteristiche che lo rendono potenzialmente abitabile. ”Certo, puo’ sembrare grosso per gli standard del nostro Sistema Solare – osserva Pepe – ma paragonato ai pianeti gassosi e’ piccolo. E questo ci fa pensare che debba essere roccioso, come la Terra. Anche se non sappiamo se abbia un’atmosfera piu’ o meno densa, o se sia ricoperto da un oceano. Quello che sappiamo e’ che, essendo piccolo, probabilmente e’ roccioso. E che la distanza che lo separa dalla sua stella fa si’ che la temperatura sulla superficie sia compatibile con la presenza di acqua”. La distanza, in realta’ e’ molto ridotta, circa un quarto di quella fra la Terra e il Sole. Infatti un anno su HD 85512 b dura appena sessanta giorni terrestri. Ma poiche’ la stella attorno alla quale orbita HD 85512 b e’ piccola e fredda, raggiungendo circa la meta’ della temperatura del Sole, il pianeta sembrerebbe offrire un clima ragionevolmente tiepido. Secondo gli autori ”se risultasse che HD 85512 b presenta per oltre il 50% una copertura nuvolosa, riteniamo che potrebbe essere potenzialmente abitabile”.
IL PIANETA DIAMANTE - Nella Via Lattea, a circa 4.000 anni luce dalla Terra, c'é un diamante immenso: è un pianeta dalla massa più grande di Giove, fatto interamente di questa gemma. La scoperta, preziosa, è proprio il caso di dirlo, è annunciata su Science da un gruppo internazionale al quale partecipa l'Italia con Osservatorio di Cagliari dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e università di Cagliari. Il pianeta è circa 20 volte più denso di Giove e orbita intorno a una stella morta, della quale resta solo il nucleo densissimo: è una pulsar millisecondo che ruota a una velocità incredibile, compiendo circa 173 giri su se stessa ogni secondo. A differenza di Giove, il pianeta di diamante non è fatto di idrogeno ed elio ma di carbonio e ossigeno, allo stato cristallino.
Il pianeta è affascinante non solo per la sua composizione, ma per la sua storia: si pensa che in passato sia stato una stella massiccia, che si è trasformata in un pianeta. La materia gassosa della stella, secondo i ricercatori, sarebbe stata travasata per oltre il 99,9% verso la pulsar durante un processo, ormai concluso, che ha riaccelerato la pulsar fino all'elevatissimo ritmo di rotazione attuale. "In quella fase la pulsar doveva essere una potente sorgente di raggi X, con caratteristiche simili alle cosiddette Binarie a raggi-X Ultra Compatte di Piccola Massa, di cui PSR J1719-1438 e il pianeta compagno dovrebbero dunque rappresentare dei discendenti", ha spiegato Andrea Possenti, direttore dell'Osservatorio di Cagliari e fra gli autori della ricerca con Marta Burgay, Nichi D'Amico e Sabrina Milia (D'Amico e Milia insegnano anche all'università di Cagliari).
Secondo lo studio, coordinato dall'università australiana Swinburne University of Technology, il pianeta impiega solo 2 ore e 10 minuti per ruotare intorno alla pulsa. Ha una massa di poco superiore a quella di Giove, ma un raggio inferiore alla metà rispetto. Ciò fa supporre che la densità del pianeta sia molto più elevata di Giove. Sono state queste evidenze che hanno fatto concludere ai ricercatori che il pianeta dovrebbe essere composto in gran parte di carbonio e di ossigeno allo stato cristallino e che dovrebbe avere dunque una struttura simile a un diamante.
Scoperto un nuovo pianeta Terra
Ha una massa pari a tre volte e mezzo quella della Terra, il pianeta esterno al Sistema Solare che e’ tra i piu’ probabili candidati per ospitare la vita. Si chiama HD 85512 b e lo ha individuato un gruppo ricerca al quale partecipa anche l’italiano Francesco Pepe, ricercatore all’Osservatorio dell’universita’ di Ginevra. Il pianeta orbita attorno a una piccola stella a circa 30 anni luce dalla Terra e sembra avere tutte le carte in regola per consentire, se non di ospitare la vita, quanto meno la presenza di acqua sulla sua superficie. La scoperta e’ in via di pubblicazione sulla rivista Astronomy and Astrophysics e il pianeta presenta molte caratteristiche che lo rendono potenzialmente abitabile. ”Certo, puo’ sembrare grosso per gli standard del nostro Sistema Solare – osserva Pepe – ma paragonato ai pianeti gassosi e’ piccolo. E questo ci fa pensare che debba essere roccioso, come la Terra. Anche se non sappiamo se abbia un’atmosfera piu’ o meno densa, o se sia ricoperto da un oceano. Quello che sappiamo e’ che, essendo piccolo, probabilmente e’ roccioso. E che la distanza che lo separa dalla sua stella fa si’ che la temperatura sulla superficie sia compatibile con la presenza di acqua”. La distanza, in realta’ e’ molto ridotta, circa un quarto di quella fra la Terra e il Sole. Infatti un anno su HD 85512 b dura appena sessanta giorni terrestri. Ma poiche’ la stella attorno alla quale orbita HD 85512 b e’ piccola e fredda, raggiungendo circa la meta’ della temperatura del Sole, il pianeta sembrerebbe offrire un clima ragionevolmente tiepido. Secondo gli autori ”se risultasse che HD 85512 b presenta per oltre il 50% una copertura nuvolosa, riteniamo che potrebbe essere potenzialmente abitabile”.
IL PIANETA DIAMANTE - Nella Via Lattea, a circa 4.000 anni luce dalla Terra, c'é un diamante immenso: è un pianeta dalla massa più grande di Giove, fatto interamente di questa gemma. La scoperta, preziosa, è proprio il caso di dirlo, è annunciata su Science da un gruppo internazionale al quale partecipa l'Italia con Osservatorio di Cagliari dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e università di Cagliari. Il pianeta è circa 20 volte più denso di Giove e orbita intorno a una stella morta, della quale resta solo il nucleo densissimo: è una pulsar millisecondo che ruota a una velocità incredibile, compiendo circa 173 giri su se stessa ogni secondo. A differenza di Giove, il pianeta di diamante non è fatto di idrogeno ed elio ma di carbonio e ossigeno, allo stato cristallino.
Secondo lo studio, coordinato dall'università australiana Swinburne University of Technology, il pianeta impiega solo 2 ore e 10 minuti per ruotare intorno alla pulsa. Ha una massa di poco superiore a quella di Giove, ma un raggio inferiore alla metà rispetto. Ciò fa supporre che la densità del pianeta sia molto più elevata di Giove. Sono state queste evidenze che hanno fatto concludere ai ricercatori che il pianeta dovrebbe essere composto in gran parte di carbonio e di ossigeno allo stato cristallino e che dovrebbe avere dunque una struttura simile a un diamante.
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